
Principalmente nei voli di addestramento e lavoro aereo, capita spesso di dover pianificare il mantenimento di un’area lungo la rotta per effettuare delle specifiche attività. Come vanno indicate tali attività nel piano di volo? Ad esempio, come si indica nel piano di volo la volontà di effettuare multiple procedure di avvicinamento strumentale per addestramento? L’attuale sintassi consente l’utilizzo degli indicatori STAY o DLE.
L’indicatore STAY è stato introdotto dall’IFPS (Integrated Initial Flight Plan Processing System di Eurocontrol) per consentire al sistema di calcolare un accurato profilo di volo. Viene pertanto utilizzato nei piani di volo soggetti a trattazione IFPS (ovvero piani di volo IFR o misti) solo per i voli che si svolgono interamente all’interno della zona IFPZ*. Non è quindi utlizzabile per i voli VFR**. L’indicatore STAY deve essere posto nel campo 15 del piano di volo (rotta) tra due punti che corrispondono al punto di ingresso e di uscita dall’area di attività. Dovrà poi seguire il tempo stimato secondo la seguente sintassi: ROM STAYn/0100 CMP, dove ROM rappresenta il punto di ingresso, CMP il punto di uscita, n il numero progressivo di STAY e 0100 la stima di 1 ora di attività. Prima dell’indicatore STAY è possibile inserire anche un cambio di velocità, quota o regole del volo. Esempio: TZO/N0100A060 IFR STAY1/0040 TZO VFR. I motivi e la descrizione dell’attività da svolgere sono da inserire nel campo 18 (remarks) con il sub-campo STAYINFO secondo la sintassi STAYINFOn/ dove n è il numero dello STAY al quale si riferisce, esempio: STAYINFO1/REQ ILS AND VOR APCH AT LIMF oppure STAYINFO1/AERIAL PHOTOGRAPHY WITH MULTIPLE PASSAGES.
L’indicatore DLE è stato invece introdotto dall’ICAO con la revisione del formato del piano di volo del 2012 e indica la pianificazione di ritardi di rotta oppure holding. Per ritardi di rotta si intendono eventuali attività in rotta che determinano un ritardo rispetto allo svolgimento dell’intera rotta alla velocità presente nel campo 15. Il sub-campo DLE viene inserito nel campo 18 (remarks) e può essere usato per tutti i voli che si svolgono in qualsiasi Stato che accetta il formato ICAO del piano di volo. La sintassi del sub-campo DLE prevede l’indicazione del punto sul quale il ritardo è pianificato e l’ammontare del ritardo stesso, esempio: DLE/ANC0030. Se sono previsti più ritardi è necessario uno spazio, esempio: DLE/ANC0030 ORVID0020. I punti sui quali il DLE è pianificato devono essere presenti nella rotta del campo 15.
Le principali differenze tra STAY e DLE consistono nel fatto che lo STAY:
- può essere utilizzato solo per i piani di volo IFR o misti esclusivamente in ambito europeo (IFPZ* per l’esattezza) poiché è un indicatore introdotto dall’IFPS;
- viene indicato nel campo della rotta dove solitamente vengono estrapolate le informazioni (può essere ad esempio più visibile ad un ente ATS);
- consente di indicare un punto di ingresso e uscita con eventuali campi di livello, rotta e regole del volo;
- permette di indicare anche più di un’attività sullo stesso punto.
L’indicatore DLE può essere utilizzato per qualunque volo ma necessita anche del subcampo RMK/ per indicare eventuale motivazione dell’attività. Inoltre il ritardo su un punto sul quale si svolgono attività multiple deve essere la somma del ritardo causato da tutte le attività svolte su quel punto.
Vediamo alcuni esempi per voli di addestramento.
Nel primo caso (LIPR-LIBP IFR con procedure a LIPY) è consigliato l’utilizzo dello STAY poichè consente di indicare punto di entrata (inzio STAR) e punto di uscita (fine SID). Nel secondo e terzo caso (procedure LIPR-LIPR in IFR) è possibile utilizzare entrambi gli indicatori come indicato nelle figure. Nel quarto caso (LIPR-LIPR in VFR) è necessario utilizzare DLE poichè STAY non è disponibile per i VFR. Nell’esempio 5 (procedure strumentali a LIMF) è consigliato l’utilizzo dello STAY per la presenza di cambi di livello e regole del volo.
* IFPZ (Integrated Initial Flight Plan Processing System Zone): area nella quale il Network Manager è responsabile della ricezione, validazione e distribuzione dei piani di volo GAT IFR o misti. È definita nell’immagine che segue.
** È una diretta conseguenza del fatto che l’ICAO Doc 4444 (normativa di riferimento per il traffico VFR non soggetto a IFPS) non prevede l’indicatore STAY.