Il Controller Pilot Data Link Comunications (CPDLC) è un mezzo di comunicazione tra pilota e controllore che utilizza la tecnologia data-link. Il CPDLC rappresenta di fatto un’alternativa alle comunicazioni vocali con il quale è possibile trasmettere messaggi testuali non urgenti. L’utilizzo del CPDLC permette di ridurre le comunicazioni in frequenza, ricevere contemporaneamente più richieste dai piloti e riduce le possibili situazioni di “misunderstanding” quali confusioni di call sign e cambi di frequenza. Il CPDLC viene principalmente utilizzato per i cambi di codice SSR, trasferimenti di comunicazione, autorizzazioni ATC che non sono ritenute critiche rispetto al tempo di risposta (cambi di livelli, vettori, routing diretti, controllo di velocità). Una comunicazione CPDLC deve ricevere risposta attraverso un altro messaggio CPDLC così come una comunicazione via voce necessita di una risposta in frequenza. È possibile rispondere via voce a una comunicazione CPDLC nel caso si necessiti di rendere più chiara un’istruzione, per eventuali azioni correttive, errori di risposta dal sistema oppure quando è necessario assicurarsi delle tempistiche di esecuzione da parte di un’istruzione fornita via CPDLC.
I servizi principali forniti via CPDLC sono:
- DLIC (Datalink integration capability) per lo scambio delle informazioni necessarie per l’istituzione delle comunicazioni via data-link;
- ACM (Air traffic control communication management) per effettuare il trasferimento di comunicazioni ATC (voce e dati);
- ACL (Air traffic control clearance) per garantire la capacità di effettuare scambi operativi (autorizzazioni, istruzioni e notifiche);
- AMC (Air traffic control microphone check) per garantire ai controllori la capacità di inviare un’istruzione contemporaneamente a diversi aeromobili per chiedere agli equipaggi di verificare che le apparecchiature di comunicazione vocale non blocchino un determinato canale vocale.
Gli aeromobili che dispongono della tecnologia CPDLC dovranno riportarlo nel piano di volo inserendo le specifiche “J” (1-7) nel campo 10.
Il Regolamento (UE) n. 29/2009 stabilisce che da oggi, 5 febbraio 2020, l’equipaggiamento CPDLC (per DLIC, ACM, ACL e AMC) è obbligatorio per i voli IFR GAT al di sopra di FL285 all’interno delle UIR di Roma, Brindisi e Milano. Le ulteriori FIR/UIR Europee sono disponibili in allegato I del Regolamento.
Il Regolamento stabilisce che a tale obbligo sono esenti:
- aeromobili aventi passeggeri non superiori a 19, MTOW non superiore a 45 359 kg e un certificato individuale di aeronavigabilità rilasciato prima del 5 febbraio 2020;
- aeromobili di Stato;
- aeromobili che volano per motivi di prova, consegna o manutenzione o con componenti per il collegamento dati temporaneamente non operativi;
- aeromobili con un certificato individuale di aeronavigabilità rilasciato prima del 1 gennaio 1995, oppure aeromobili con un certificato rilasciato prima del 31 dicembre 2003 ma che cesseranno le operazioni anteriormente al 31 dicembre 2022;
- aeromobili con un certificato individuale di aeronavigabilità rilasciato prima del 1 gennaio 2018 sui quali, prima di tale data, siano state installate apparecchiature per il collegamento dati ARINC 622 Data Communications;
La Decisione di Esecuzione (UE) 2019/2012 della Commissione ha ulteriormente esteso l’esenzione all’equipaggiamento CPDLC a specifici modelli di velivoli. In particolare, gli aeromobili presenti in allegato I sono esenti in via permanente. Gli aeromobili presenti in allegato II sono permanentemente esenti se hanno un certificato individuale di aeronavigabilità rilasciato per la prima volta anteriormente al 5 febbraio 2020, altrimenti dovranno recepire l’obbligo entro il 5 febbraio 2022 assieme agli aeromobili presenti in allegato III.
EASA raccomanda l’inserimento della voce “DAT/CPDLCX” nel campo 18 per i voli esenti dall’obbligo. Ad ogni modo al momento l’IFPS non effettuerà verifiche sull’equipaggiamento CPDLC.